L’acquisto dell’impianto di produzione ci ha permesso di concentrarci in maniera più profonda sulla ricetta delle birre e sugli ingredienti usati. Piano piano stiamo registrando tutte le ricette e oggi vi voglio parlare di una birra, alla sua quarta cotta, di cui siamo veramente orgogliosi.
Prendiamo spunto dal bellissimo post di Brasseria della Fonte sulla Bitter e speriamo che più birrifici abbiano voglia di raccontare nei particolari le loro birre.
TEVLA nasce dall’amore per le birre leggere del Belgio, quelle da bere in pochi sorsi, sfuggenti ma ben caratterizzate dalle tipiche note speziate e leggermente fruttate dei lieviti tradizionali. La folgorazione c’è stata diversi anni fa, bevendo una Westvleteren 6 sapete voi dove.
Dell’ultima cotta fatta a Dicembre 2022 siamo davvero soddisfatti e crediamo di aver trovato la quadra, sia per quanto riguarda il processo di produzione che nell’utilizzo del lievito, in questo caso il nostro autoctono Bunny.
Ricetta e produzione
Plato 8,5, Colore 6 EBC
Il grist è il segunte:
37% Malto Best Pils: neutro e pulito, teutonico.
38% Malto Simpsons FPA Golden Promise: rustico, cerealoso con un tocco di crosta di pane, meraviglioso per birre leggere e chiare ma con la giusta personalità. Forse il mio malto preferito.
20% Frumento non maltato Grani Alti: il frumento di Monghidoro, dona freschezza e una punta acidula meravigliosa. Grazie Il Forno Di Calzolari
5% Carapils: per scaramanzia
60′ 13 IBU Styrian Golding
15′ 3 IBU Styrian Golding
Whirpool 0,25g/L Styrian Golding
Dry Hopping 3g/L Perle
Per la luppolatura andiamo sul monoluppolo di Styrian Goldings, con le sue note leggermente resinose ed erbacee mai invasive, riconoscibili e piacevolmente rustiche. Rapporto BU/GU 0,5 la birra finisce piuttosto secca per cui bisogna andarci cauti con l’amaro.
L’acqua utilizzata è fondamentale ed è la nostra non trattata, rapporto solfati/cloruri 2:1 e di media durezza (16°f), che aiuta ad avere una sensazione palatale più piena.
Il mash è alla belga, per cui multi-step: mash-in a 45°C (con il frumento non maltato aiuta a non bloccare lo sparge), poi 10 minuti a 55°C, altri 25 minuti a 63°C, 20 minuti a 68°C (i due step ci danno un mosto ben fermentabile e con buona efficienza) e mash out a 78°C. La combinazione del mash, dell’acqua, dei malti e della giusta fermentazione è fondamentale per ottenere una birra molto secca ma con un mouthfeel rotondo e appagante.
A proposito del lievito, usiamo il nostro autoctono Bunny (di cui trovate un bell’approfondimento qui) con un pitching rate classico da alta fermentazione. Il lievito Bunny ricorda molto un lievito Kolsh, pulito con una punta di esteri fruttati, mediamente flocculante. Nel nostro caso anche ben attenuante, intorno all’80%. La componente organolettica più erbacea e speziata viene data invece dal dry hopping di Hallertau Perle.
Per la fermentazione usiamo un fermentatore a fondo piatto. Partiamo a 18°C lasciando andare fino a 22°C durante i primi tre giorni, dove si completa circa l’80% della fermentazione. A questo punto aggiungiamo il luppolo per il dry hopping ed eseguiamo il bubbling con CO2 dal fondo del fermentatore, tre volte al giorno per altri 4 giorni. Questo aiuta a mantenere in sospensione il luppolo e a tirar via in maniera più rapida le componenti sufluree. Ora abbassiamo la temperatura a 20°C e lasciamo finire la fermentazione a 1,5 Plato, di solito in un totale di 10 giorni. Eseguiamo poi un cold crash a 0°C per 10 giorni, spurgando quanto basta. Dopo un totale di 20 giorni condizioniamo. Rifermentiamo rigorosamente in bottiglia e in fusto, con aggiunta di destrosio per raggiungere i 2,5 volumi.
Dopo 20 giorni la TEVLA è pronta nei vostri pub di fiducia!
Luca – BRD