Stile: Sour Ale
Alcool: 7.6% vol
Temp. servizio: 10°
N.2 è la seconda birra del progetto Carteria: edizioni limitate che rappresentano percorsi particolarmente preziosi e peculiari della nostra bottaia.
Carteria N.2 esiste in soli 200 esemplari (bottiglie numerate), formato magnum 1,5 lt, realizzate in esclusiva per i membri del ZIRQUAL Brado, il nostro membership program (info approfondite cliccando sul link).
Il progetto Carteria si muove in parallelo alla normale filosofia produttiva Ca’ del Brado. Si tratta infatti di birre che nascono in bottaia, attraverso gli assaggi dei tini; da qui la pinza con i rivetti che utilizziamo per sentire il grado di evoluzione delle varie botti, ognuna con una propria identità.
Blend o batch unici – a volte sperimentali -, da tini che dimostrano caratterizzazioni specifiche, che hanno intrapreso direzioni per noi affascinanti, o contenenti affinamenti molto prolungati, con tipicità di particolare valore (date dal tempo).
Altre info su nome e sul progetto Carteria in generale le trovate nella premessa di Carteria N.1 qui: http://www.cadelbrado.it/service/carteriaN1/
Questa birra è frutto di un blend di sole due barrique selezionate, entrambe con affinamento due anni in legno: una a fermentazione primaria brettanomices Bruxellensis e maturazione con flora microbica della bottaia e l’altra sottoposta all’ambiente fermentativo di uve Grechetto Gentile del vignaiolo biodinamico Gradizzolo e successiva macerazione sulle bucce.
Il lungo tempo in botte piccola ha donato sentori di legno percepibili e un’aromatica ampia: si alternano note di frutta gialla, marasca, agrumi, sensazioni vinose e accenni selvatici (cuoio, cantina, carte da gioco); il tutto accompagnato da un’acidità elegante e variegata.
Note ossidative e una lieve presenza acetica contribuiscono alla complessità di questa bevuta ricca di sfumature e di grande evoluzione nel bicchiere.
“Ogni cosa qui dentro aspetta un segnale, puoi leggerlo nelle linee della mano, o nei tuoi volti passati appesi intorno. Sono gli adesivi sulle pareti. È il tempo che scorre lungo i bordi” – Emidio Clementi