Tag Archives: Gradizzolo

PRESENTAZIONE IGA: Û baccabianca e Û baccarossa

Italian Grape Ale (IGA) è il primo stile birrario italiano ad essere stato riconosciuto dal BJCP (Beer Judge Certification Program). Per questa direzione produttiva (ovvero dove il vino incontra la birra) noi del Brado abbiamo scelto il nome Û, ovvero uva in dialetto bolognese e i prodotti sono due: uno dove è stata utilizzata uva a bacca bianca (Grechetto Gentile destinato al Pignoletto del vignaiolo biodinamico Gradizzolo) e l’altro dove abbiamo usato uva a bacca rossa (Centesimino del vignaiolo naturale Ancarani).

 

Û baccabianca

Per presentare queste birre e farvele assaggiare (visto che ne abbiamo una disponibilità limitatissima) abbiamo pensato a due appuntamenti:

  • Mercoledì 10 maggio, ore 20.30 – presso la bottega de Lortica (via Mascarella): serata di presentazione del progetto e degustazione guidata assieme ai vignaioli. Sentiremo a confronto le due birre e i vini realizzati con le medesime uve. Ad accompagnarvi in questo percorso ci saremo sia noi di Ca’ del Brado che i vignaioli Ancarani (Claudio Ancarani e Rita Babini) e Gradizzolo (Antonio Ognibene). Crediamo sarà una serata affascinante e un’occasione imperdibile! Prenotazione consigliatissima (visti i pochi posti disponibili) presso Lortica (mezzo telefono, mail o altri contatti del locale) – costo 18 € a persona
  • Domenica 14 maggio, ore 15.30 – presso la nostra Cantina Brassicola: visita in cantina con racconto del progetto tra le botti e degustazione delle due IGA, oltre alla versione dry-hopped della nostra brett ale, ovvero Piè Veloce Brux Cascade. Per tale visita è necessaria la prenotazione presso Astral Beers (con i quali organizziamo questo appuntamento) e vi consigliamo di affrettarvi visti i posti limitati e la scarsa disponibilità di queste birre (contattate Astral mezzo telefono, mail o altri contatti del locale) – costo 12 € a persona

I dettagli sulle birre li trovate qui:

Û baccabianca

Û baccarossa

 

Û baccarossa

La nostra idea sulle IGA è stata fin da subito chiara: lavorare con vignaioli naturali di cui apprezzassimo la genuinità dei vini, che abbracciassero la filosofia dei lieviti indigeni (visceralmente legati ad una specifica uva e ad uno specifico luogo) e coltivassero vigneti storicamente radicati al territorio.
Crediamo che la filosofia produttiva di questi vignaioli – che coincide in gran parte con la nostra – sia un importante esorcismo contro l’appiattimento, una bellissima e coraggiosa lotta per la tutela della diversità.

“Nondum matura est; nolo acerbam sumere” – Fedro (versione latina dalla favola: la Volpe e l’uva, originaria di Esopo)

Traduzione: “Non è ancora matura; non voglio coglierla acerba!”